DOMENICA 27 OTTOBRE QUARTO APPUNTAMENTO DI MUSICA CIVICA, CONVERSAZIONI TRA SUONI E PAROLE SUL PALCO DEL TEATRO GIORDANO
LA PRIMA ITALIANA A RAGGIUNGERE LA CIMA DELL’EVEREST MANUELA DI CENTA CON LA CONVERSAZIONE LIBERA DI VINCERE E
L’ECLETTICO VISION STRING QUARTET NEL CONCERTO SPECTRUM
Dopo una strabiliante inaugurazione al Teatro Petruzzelli con Toni Servillo, i concerti al Teatro Giordano della leggenda del violino contemporaneo Vadim Repin e la straordinaria voce blues di Noemi, Musica Civica approda al suo quarto appuntamento. E ancora una volta la seguitissima rassegna stupirà il suo pubblico con un evento particolarissimo, contrassegnato da due elementi: il buio e la trasversalità dei linguaggi, dei generi e delle arti.
Domenica 27 ottobre, infatti, sul palco del Teatro Giordano una donna da record, Manuela Di Centa, nella conversazione “Libera di vincere”, e lo spettacolo “Spectrum” con il Vision String Quartet, un quartetto che non si fa mancare primati e particolarità di ogni tipo.
Ad aprire la serata saranno proprio i quattro musicisti di Berlino che, con la capacità unica di “muoversi” tra il repertorio classico, composizioni originali e arrangiamenti jazz, pop e rock, stanno attualmente mettendo sottosopra il mondo concertistico classico, proponendo al pubblico una performance innovativa e immersiva, completamente al buio.
Con una abilità e un virtuosismo assolutamente fuori dal comune, reso eccezionale dal fatto che i 4 musicisti suoneranno a memoria e per di più al buio, i Vision aprono la serata con il Quartetto per archi in fa maggiore, dedicato a Gabriel Fauré, di Maurice Ravel. Completato nel 1903, mostra forti affinità con il Quartetto op. 10 di Debussy, soprattutto nell’uso di alcune tecniche e nella struttura dello Scherzo. Ravel, pur ispirandosi a Debussy, segue una via personale più solare, come confermato anche dallo stesso Debussy, che lo esorta a non modificare il finale dell’opera. Sebbene inizialmente non compresa, l’opera ad oggi è riconosciuta come una pietra miliare del repertorio cameristico.
E dopo questa esperienza plurisensoriale, prima di immergerci nella seconda parte del concerto, ascolteremo la conversazione di una delle più grandi campionesse della storia dello sci di fondo italiano, Manuela Di Centa. Si comincia sempre con un sogno. Quello che viene dopo sono il duro lavoro, la determinazione, il coraggio. E il cuore, soprattutto. È così che le hanno insegnato fin da quando era bambina. Perché gli impegni che prendi con te stessa sono quelli più difficili da mantenere, ma anche quelli che ti consentono di essere davvero libera. Fin da quel primo paio di sci ricevuti in regalo a cinque anni, Manuela ha capito che gli obbiettivi te li devi dare da sola, soprattutto se la natura è stata così generosa da regalarti un talento che non puoi permetterti di sprecare. Testarda, ribelle, coraggiosa al limite dell’incoscienza, Manuela ha fatto dello sci la sua occasione di lasciare un segno. Dai suoi primi Giochi della Gioventù, ancora bambina, alle innumerevoli medaglie conquistate, fino a Mondiali e Olimpiadi che l’hanno portata sul podio più alto (due ori, due argenti e tre bronzi), ha affrontato con tenacia ogni sfida, compresa quella di essere la prima italiana a scalare l’Everest. Perché nello sport, i conti tornano: quello che spendi in sacrifici, fatiche e rinunce, prima o poi ti viene reso. Una lezione che ha messo a frutto anche nella vita, quando il dolore e la malattia hanno rischiato di gettarla nel baratro. Per uscire vincitrice anche dalla sua battaglia più grande.
Nella seconda parte, il Vision String Quartet eseguirà brani estratti dal nuovo album Spectrum, pezzi composti, arrangiati e prodotti dagli stessi 4 musicisti.
Musica elettronica ed effetti speciali si misceleranno ad armonie e melodie di chiara ispirazione folk, pop, rock, funk e minimal, trasformando i quattro strumenti ad arco di volta in volta in chitarra, basso, bonghi, batteria.
Ispirandosi a generi di musica contemporanei, il Vision String Quartet, composto da Florian Willeitner e Daniel Stoll ai violini, Sander Stuart alla viola e Leonard Disselhorst al violoncello, definisce un proprio sound e genere musicale che lo ha reso unico nel panorama quartettistico internazionale.
Vincitore del primo premio e di tutti i premi speciali sia al Concorso Felix Mendelssohn-Bartholdy di Berlino sia al Concorso Internazionale di Ginevra, alla fine del 2016 l’ensemble ha ricevuto il prestigioso “Würth Prize” e il premio del pubblico al Mecklenburg-Vorpommern Festival. Nel 2018 ha ricevuto il prestigioso premio per la musica da camera della Fondazione Jürgen Ponto e, nel 2021, il “Ritter Prize” dalla Fondazione Oscar e Vera Ritter. Il Quartetto sperimenta format concertistici innovativi, che ha portato nelle principali sale da concerto del mondo.
Quello che vedremo, dunque, sarà un concerto senza precedenti che travalica i confini fra i generi musicali, plasmato da esperienze personali, incontri vecchi e nuovi e impressioni provenienti da varie culture.
È possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo, a prezzi variabili da € 12 a 18, online su https://www.vivaticket.com/it/ticket/spectrum/243845?culture=it-it, nei punti vendita vivaticket oppure presso il botteghino del teatro Giordano dalle ore 17 del 27 ottobre.
L’evento è sostenuto da Unione Europea, Regione Puglia, Comune di Foggia e da PugliaPromozione (POC Puglia 2014-2020 Asse VI, Azione 6.8). Inoltre, Musica Civica gode delle sovvenzioni del Ministero della Cultura e di numerosi partner e sponsor come Hergo Renewables S.p.A. (Plenitude 65%, Infrastrutture S.p.A. 35%), main sponsor dell’iniziativa, Fondazione dei Monti Uniti, Capobianco Macchine per l’Agricoltura, Capobianco Organic Farm, Banca Mediolanum Private Banking e del supporto della Fondazione Apulia felix e di Per il Meglio della Puglia.
Con preghiera di cortese diffusione. Grazie.
Per ulteriori informazioni Ufficio Stampa Musica Civica:
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