Domenica 11 febbraio 2018 ore 18.00
Foggia, Teatro “U. Giordano”

CONVERSAZIONE

Le metropoli contemporanee tra spazi virtuali e realtà

con Alessandro Balducci

Grande concerto sinfonico

Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari
Olexandr Semchuk, violino
Ivo Lipanović, direttore

PROGRAMMA

F. MENDELSSHON: La grotta di Fingal
Ouverture da concerto in si minore op. 26

J. SIBELIUS: Concerto per violino e orchestra op. 47 
 Allegro moderato – Adagio di molto – Allegro, ma non tanto
Olexandr Semchuk, violino

E. CHABRIER: Fête polonaise da Le Roi malgré lui

Nel mondo contemporaneo, le grandi metropoli rappresentano la massima concentrazione di risorse e flussi materiali e virtuali. Le metropoli hanno la capacità di rispondere a bisogni e creare opportunità per i suoi abitanti ma allo stesso tempo creano esternalità economiche ed ambientali che si ripercuotono su tutto il pianeta, alimentando le disuguaglianze tra centro e periferie. Cosa possiamo fare? È questa la domanda che ci pone l’urbanista Alessandro Balducci nella sua analisi sociale contemporanea. Gli argomenti di uno dei più famosi planner italiani saranno materia di confronto per cercare di rispondere a domande sui temi della sostenibilità, abitabilità e governabilità delle grandi aree urbane italiane. 
Anche il compositore si trova spesso di fronte a scelte sullo sviluppo della propria composizione. Capirà il pubblico tutto ciò che voglio dire? Far cogliere e decodificare un’idea astratta sono i dubbi che attanagliano molti musicisti e che i più grandi riescono a sintetizzare in veri e propri capolavori. È il caso del Concerto per violino e orchestra op. 47 di Jean Sibelius, annoverato tra i massimi capolavori della letteratura violinistica scandinava e sicuramente uno dei concerti per violino più complessi mai scritti. ll Concerto è frutto di un intenso travaglio creativo; la sua stesura impegna il compositore in un difficile e laborioso processo di conciliazione tra il proprio linguaggio, aspro e severo, e il virtuosismo immancabile nell’affermata concezione del concerto romantico. Ad incorniciare la grande opera di Sibelius, l’orchestra eseguirà due note ouvertures: la grotta di Fingal (brano noto anche come Le Ebridi) e il brillante brano di Chabrier che apre il secondo atto dell’opéra-comique Le Roi malgré lui (Il Re suo malgrado).